CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
tutta la sua ricchezza, ne aveva fatto un fagottino e, presa la via dei campi, era andata avanti, avanti senza sapere dove e perché andasse. Aveva
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
volentieri l'impertinenza. Avanti dell'arrivo di Saltacavalla, il palazzo reale era triste, silenzioso come un cimitero. Il Re, oppresso da grave
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
traeva appresso pei corridoi del palazzo reale; li tastava, li accarezzava, li faceva star ritti sulle zampe di dietro, col collo proteso in avanti, con
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
il principino Pettirosso andava via avanti l'alba e tornava col sole non ancora alto. - Donde venite, Principino? - Da Cingallegra, mamma cara. - Se
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, avanti di coricarsi, passavano in rassegna il guadagno della giornata. - Pane, tu sei un principe! - Cacio, tu sei un barone! Ripetevano ogni sera
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
mamma gli disse: - Primpellino, prendi la brocca e vai a riempirla alla fontana. - La brocca è pesante; prendo un paniere. E avanti che la mamma gli
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
gioia e dalla vanità, si alzò, si agghindò, e scesa giù, si fece avanti con un grand'inchino: - Ben venuto, Reuccio! - Questa è mia figlia, Reuccio! Un
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
grotta! I ragazzi, quantunque ignorassero che cosa si andasse a fare lassù, saltando, scapricciandosi in capriole, avanti; e dietro uomini, donne, anche
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
cèchina, il giardiniere si fece avanti. - Chi siete? Chi cercate? - Vorrei allogarmi per garzone; non chiedo salario. - Se è così, ti prendo